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1) Dizion. 5° Ed. .
BENDA
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BENDA.
Definiz: Sost. femm. Striscia ovvero Fascia di pannolino o d'altro, con cui si cuoprono gli occhi ad alcuno, affinchè non vegga.
Dal german. binde. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 66: Non più di lei, chi a ceppo, a laccio, a ruota Sia condannato, o ad altra morte ria, E che già agli occhi abbia la benda negra, Gridar sentendo grazia, si rallegra.
Definiz: § I. E in locuzione figurata, detto di un acciecamento della mente, cagionato da passione, preoccupazione; onde i modi, Aver la benda agli occhi, per Aver la mente offuscata da passione, pregiudizio o simile, e Cader la benda dagli occhi, per Incominciare a discernere il vero delle cose. –
Esempio: Tass. Gerus. 2, 15: Amor, ch'or cieco, or Argo, ora ne veli Di benda gli occhi, ora ce gli apri e giri.
Esempio: Mont. Poes. 1, 59: La rabbia M'avea posta la benda, e mi bolliva Nelle vene il dispetto. E appr.: Allor mi cadde Giù dagli occhi la benda, allor la frode Manifesta m'apparve.
Definiz: § II. Benda si disse anche un Velo o Drappo, che anticamente portavano in capo le donne, più specialmente le maritate, ed anco le vedove, che lo portavano di color bianco. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Non credo che la sua madre più m'ami Poscia che trasmutò le bianche bende, Le quai convien che misera ancor brami.
Esempio: E Dant. Purg. 24: Femmina è nata, e non porta ancor benda, Cominciò ei, che ti farà piacere La mia città.
Esempio: Petr. Rim. 25: Che non pur sotto bende Alberga amor, per cui si ride e piagne.
Esempio: E Petr. Rim. G. 365: Deh, che sia maladetto chi t'attende, E spera in trecce e 'n bende.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 575: E non porta ancor benda; cioè, per ch'è anco giovanetta, non porta benda.
Definiz: § III. Benda si usò anche per Velo da monache. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 336: Vorrei li dicessi che andassi a mona Magdalena de' Deti, e vedesti quella tela, se è buona per bende.
Definiz: § IV. E per quella Fascia che portano avvolta intorno al capo gli Orientali, e che anche dicesi Turbante. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 184: Corse verso lui [verso Natan], e presolo per la benda la quale in capo avea, disse: vegliardo, tu se' morto.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 355: Comandò [il Saladino] che a messer Torello, il quale era già forte, fosse messa in dosso una roba alla guisa saracinesca,.... ed alla testa, alla lor guisa, una delle sue lunghissime bende ravvolgere.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 59: E mostra fa del nudo collo, e prende D'intorno al capo attorcigliate bende.
Definiz: § V. Sacra benda, detto poeticam. per il Velo delle monache. –
Esempio: Dant. Parad. 3: Sorella fu, e così le fu tolta Di capo l'ombra delle sacre bende.
Definiz: § VI. Benda reale, Aurea benda, detto per il Diadema, segno o insegna della sovranità. –
Esempio: Baldin. B. Masch. 47: Dopo a Enomao venne Tereo re di Tracia, il quale l'autore vestì a uso di re, e in capo, oltre alla benda reale, gli messe una bubbola.
Esempio: Leopard. Poes. 34: O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? (qui è locuz. figurata).
Definiz: § VII. Benda, Term. d'Architett., trovasi usato per Estremità di colonna o simile; Acroterio. –
Esempio: Martin. Fr. Tratt. Archit. 206: Sopra di questa [gola del fuso della colonna] è un regoletto quadro, chiamato acroterio, e quando balteo, e quando benda.